

Alla fine di un’estate caratterizzata da temperature elevate e siccità prolungata, il prato può presentarsi indebolito, diradato e danneggiato, spesso la situazione è peggiorata dalla comparsa di malattie fungine da alte temperature. Questo è un problema comune, poiché il caldo intenso e la mancanza di acqua mettono a dura prova la resistenza del tappeto erboso in microterme, lasciandolo suscettibile a ingiallimenti, diradamenti e attacchi di patogeni e funghi.
I mesi di settembre e ottobre rappresentano il momento ideale per intervenire con una rigenerazione del prato attraverso la tecnica della trasemina. Questo processo consiste nell’aggiungere nuovo seme alle aree danneggiate, favorendo così la crescita di nuovi fili d’erba e il rinfoltimento generale del tappeto erboso. Effettuare questi interventi in autunno, quando le temperature iniziano a calare e l’umidità diminuisce, permette di sfruttare condizioni climatiche favorevoli che supportano la germinazione dei semi e il recupero del prato, riportandolo alle sue migliori condizioni estetiche e di salute.
Nel periodo tra settembre e fine ottobre l’umidità e la temperatura del suolo favoriscono la germinazione e quindi la semina del nuovo seme di graminacee, evitando la competizione delle erbe infestanti.
Bisogna fare attenzione ad aspettare il calo delle alte temperature estive affinché il terreno sia sotto i 30°C anche nelle ore più soleggiate. Negli ultimi anni vi sono state le condizioni per rigenerare il prato anche a inizio novembre, soprattutto nel sud Italia, bisogna però mettere in conto il rischio di freddo improvviso o maltempo che potrebbe bloccare i lavori o rovinare la semina appena effettuata.
Il periodo di semina può essere allungato nei periodi più freddi, fino a temperature di 4-6 °C, usando un miscuglio con varietà di loietto tetraploide oppure loietto annuale turf type come Winter Overseeding e Winter Stadium
Per garantire una rigenerazione efficace del prato e riportarlo al suo splendore originario, è fondamentale seguire una serie di passaggi accurati:
- Taglio basso del prato a 2-3 cm. Se il prato è particolarmente alto, è consigliabile ridurlo gradualmente attraverso più tagli, evitando così di stressare eccessivamente l’erba e avere scalping.
- Verticutting incrociato o arieggiatura per rimuovere il feltro e preparare al meglio lo spazio dove destinare il nuovo seme e concime. In caso di presenza elevata di feltro, meglio abbinare l’uso dei microrganismi decompositori specifici di NoThatch
- Distribuzione di un leggero velo di mix terriccio-sabbia specifico per prato come Easygreen che aiuta a migliorare la struttura del suolo e facilita la germinazione dei semi. Se si desidera arricchire il terreno con sostanza organica di qualità, si può utilizzare Vegevert che contiene anche uno biostimolante radicale omologato. In alternativa, è possibile distribuire un concime biostimolante liquido come Nutribio N o un biostimolante arricchito con micorrize, come BioSeed.
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Trasemina con sementi per prato a base di Loietto perenne (Lolium perenne) ovvero la specie che si presta al meglio per questa operazione grazie alla sua rapidità di insediamento. In alternativa, si può optare per un miscuglio di Poa pratense e Loietto perenne, soprattutto se il prato esistente ha una composizione simile. È importante distribuire il seme in modo omogeneo; se possibile, utilizzare una macchina seminatrice per assicurare una distribuzione uniforme.
Fare sempre riferimento all’etichetta del miscuglio scelto ma generalmente la dose ideale di semina è 35-45 g/mq. - Effettuare una leggera rullatura sul terreno appena seminato per assicurare un buon contatto tra i semi e il suolo, favorendo così una germinazione efficace.
- Concimazione con concime NPK specifico per prato ad alto titolo in fosforo come Unigreen 10-18-10 Starter. Il fosforo è essenziale per lo sviluppo delle nuove piantine e per promuovere l’approfondimento delle radici.
- Irrigazione del terreno per mantenere costantemente umido il seme e permetterne la regolare germinazione. È consigliabile irrigare poco ma frequentemente, diverse volte al giorno, nelle zone appena riseminate, fino alla germinazione completa di tutti i semi. Successivamente, si può passare a un’irrigazione regolare, preferibilmente nelle prime ore del mattino per ridurre le possibilità di malattie fungine.
Per risultati ottimali nella rigenerazione del prato, consigliamo di tenere gli animali domestici lontani dall’area di risemina del prato fino a che questo è ben germogliato. Se questo non è possibile, è altamente consigliato limitare il traffico nell’area almeno nei primi giorni dopo la semina e la concimazione, per evitare di danneggiare i giovani germogli.
Dopo aver completato la trasemina e osservato i primi segni di germinazione, è importante seguire alcuni passaggi fondamentali per garantire che il nuovo prato cresca forte e sano. Ecco cosa fare per assicurarsi un prato rigenerato al meglio:
- Primo taglio del prato: una volta che le nuove piantine avranno radicato bene e raggiunto un’altezza di 8-10 cm, sarà possibile effettuare il primo taglio del prato. Durante questo primo taglio, è essenziale rimuovere al massimo un terzo dell’altezza totale dell’erba per evitare di stressare le giovani piante. Un taglio troppo drastico potrebbe indebolire le piantine e compromettere la loro capacità di svilupparsi correttamente.
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Concimazione del prato stabilizzato: Circa 4-5 settimane dopo la trasemina, quando il prato si sarà stabilizzato, è il momento di effettuare una concimazione per favorire una crescita vigorosa. In questa fase, si consiglia l’uso di un fertilizzante ad alto tenore di azoto come Unigreen 15-5-10, Unigreen 18-5-6 o un concime organico biologico come Ever 10. Per assicurarsi una nutrizione nel tempo, si può distribuire anche Velvit 20.0.4 con azoto ricoperto da Nutrilong V90 che assicura una cessione degli elementi fino a 90 giorni. L’azoto aiuta a stimolare la crescita delle foglie, rendendo il prato più verde e folto.
Se ci si trova a metà ottobre o le temperature medie sono più basse del solito, è preferibile utilizzare un concime organico biologico come Ever 7 o un concime con azoto organico a lento rilascio, come Unigreen 8-5-18. - Godersi il prato rigenerato: Dopo aver completato tutti i passaggi di cura e manutenzione, potrai finalmente goderti il tuo prato rigenerato. È importante riprendere il programma regolare di nutrizione e stimolazione del tappeto erboso per mantenerlo in salute e garantirne la bellezza nel tempo.





