L’apporto di sostanza organica è fondamentale per i suoli italiani, tipicamente argillosi. La sostanza organica, infatti, non solo contribuisce a incrementare la produzione in termini di quantità e regolarità, ma promuove la qualità delle colture e la loro resistenza a molteplici stress, sia di origine abiotica che biotica.
È fondamentale approfondire la varietà di sostanze organiche in relazione alle diverse materie prime da cui derivano. Questa diversità non solo influisce sulla composizione chimica, ma anche sulla capacità di migliorare la struttura del suolo e gli effetti verso la pianta.
Ad esempio, la materia organica derivante da scarti vegetali presenta composizioni diverse rispetto a quella ottenuta da letame animale. Questa variazione nella composizione influenza la decomposizione della materia ma anche la formazione di humus e, di conseguenza, l’apporto nutrizionale alle piante e l’efficacia nel suolo.
L’articolo procederà quindi a esaminare le implicazioni di queste differenze nella gestione agronomica, evidenziando come una scelta oculata delle fonti di sostanza organica possa contribuire significativamente anche a una riduzione dell’uso di agrofarmaci. Tale approccio non solo ottimizza la produttività, ma si allinea anche con l’obiettivo di pratiche più ecosostenibili del nostro manifesto We Greencare.
- 1. Non esiste un'unica sostanza organica
- 2. Il corretto compostaggio della sostanza organica
- 3. Il programma di nutrizione e stimolazione con sostanza organica
- 4. Un esempio di piano con sostanza organica per il tappeto erboso
Per garantire l’apporto di sostanza organica di qualità e funzionale, è imperativo sottoporre i prodotti a un rigoroso controllo sulla tipologia e sulla qualità della materia prima di partenza. La tracciabilità totale dei lotti, sia per la materia prima che per la produzione, e l’esclusione di prodotti nocivi come fanghi di depurazione, rifiuti urbani e rifiuti verdi sono fondamentali per assicurare un prodotto finito di elevata qualità e sicurezza per l’utilizzatore e l’ambiente. Si tratta si di materiale organico (=instabile) ma, se ben lavorato, si possono ottenere prodotti finali sicuri e standard a livello dei concimi “chimici” minerali.
- I panelli vegetali ricchi in cellulosa e lignina (derivanti da residui di estrazioni per pressione di caffè, cacao, olive, girasole…), la paglia di cereali e lo stallatico di erbivori hanno la cosidetta “azione suolo” e un forte potenziale humus. Nei substrati fertilizzati con prodotti così composti si osserva una rapida presenza di microrganismi utili e un’alta fertilità biologica in tempi notevolmente ridotti rispetto alle tempistiche medie associate alla sostanza organica, che solitamente richiede dai 2 ai 3 anni per manifestare appieno i suoi benefici. L’attività microbica derivata dall’apporto di questo tipo di sostanza organica sarà progressiva nel tempo.
- Altri prodotti di origine vegetale maggiormente legnosi e tannici quali cortecce, segatura, cippati vegetali, vinacce e torbe, presentano comunque un’“azione Suolo” ma con potenziale humus decisamente inferiore. Inoltre questo materiale tende ad accumularsi come materia organica inerte in quanto ha tempi di trasformazione dilatati, dai 5 ai 10 anni; questo significa debole presenza di microorganismi e minor livello di fertilità biologica.
- C’è poi la sostanza organica derivante dall’apporto di deiezioni animali, pannelli vegetali proteici (soia, colza, ricino,…), proteine animali trasformate (piume, ossa, pelli, carni,…) che ha un “azione Pianta” non va ad influenzare il suolo e la sua struttura e composizione. L’attività microbica derivante dall’apporto di queste sostanze – sempre correttamente compostate – è molto rapida e permette quindi di dare un effetto concime alla pianta ma non di rafforzarla.
Per nutrire davvero il suolo e apportare un cambiamento decisivo alla produzione non è necessario solo valutare le materie prime impiegate nei prodotti ma anche come queste vengono trattate e compostate. Esiste un protocollo per l’igienizzazione e pre-umificazione di qualità chiamato Biotech C2A; attraverso questo procedimento biotecnologico a temperature strettamente controllate si concentrano le frazioni precursori dell’humus con un approccio simile a quello HACCP usato per il cibo umano, garantendo sicurezza dei prodotti e una sostanza organica “pronta”.
I panelli vegetali attentamente estratti sono tra le circa 80 materie organiche di partenza, di cui la maggior parte derivata da agricoltura attenta e sostenibile, che Frayssinet – leader europeo della concimazione organica – impiega nella produzione della sua gamma di prodotti organici solidi e liquidi. In questa azienda, le materie prime vengono compostate separatamente secondo protocollo Biotech C2A e in seguito granulate a freddo secondo un processo brevettato che permette il mantenimento in toto della dinamica biologica del prodotto. Utilizzando questi prodotti si avrà quindi la sicurezza di apportare sostanza organica viva e microrganismi pronti ad agire nel suolo.
Potenziare e migliorare le interazioni che caratterizzano il sistema suolo – rizosfera – pianta si riflette in migliori condizioni per lo sviluppo, la qualità e la resistenza delle piante.
Trattandosi di un ecosistema complesso, vivo e dinamico, solo un approccio a esso nel suo insieme permetterà agli utilizzatori di sfruttare le sinergie tra i diversi interventi agronomici evitando di incorrere in singole azioni di scarsa efficacia.
Frayssinet in collaborazione con Unmaco mette da numerosi anni a disposizione dei professionisti strumenti e soluzioni per pianificare azioni complementari e ben coordinate tra loro in un approccio a 360°, chiamato PROGRAMMA DI NUTRIZIONE E BIOSTIMOLAZIONE (PNS). Il PNS prevede l’utilizzo di tecniche agronomiche volte ad aumentare la sostanza organica del suolo e la resistenza dei vegetali, ma anche l’impiego programmato durante la stagione di crescita di prodotti sia solidi che liquidi in grado di esaltare la bellezza e le prestazioni del tappeto erboso e delle piante e, che, di pari passo, permettono una riduzione dei trattamenti convenzionali.
Il programma PNS è fondato su 4 azioni mirate a migliorare la capacità delle piante di nutrirsi, idratarsi e difendersi dalle avversità attraverso l’attivazione efficace dell’interfaccia suolo-pianta ovvero la rizosfera. Vediamole meglio nel prossimo paragrafo.
Un PNS (Piano Nutrizione e Stimolazione) ideale per la gestione biologica di un tappeto erboso in microterme è composto dalle seguenti 4 azioni:
- I azione
Ottimizzazione dello sviluppo degli apparati radicali e della colonizzazione del suolo da parte della microflora simbiontica (micorrize) grazie al biostimolante liquido ad azione radicale Nutribio N. Questo prodotto contiene il principio Osyr che stimola la crescita e la rigenerazione radicale, proteggendo le auxine (gli ormoni vegetali che ne presiedono ai processi di crescita e sviluppo) dai meccanismi ossidativi e degradativi tipici dei periodi di stress. Più precisamente Osyr protegge le auxine dalla loro degradazione enzimatica in termini di tempo e quantità consentendo, in modo naturale, un aumento della massa radicale misurabile fino al 55%.
Contemporaneamente, grazie alla produzione di enzimi del tipo “isoperossidasi”, promuove il processo di lignificazione delle pareti cellulari creando una barriera di protezione molto efficace ad aumentare la resistenza della pianta agli stress biotici ed abiotici (in particolare l’insorgenza di malattie fungine) e favorendone la capacità di recupero da eventuali danni subiti.
- II azione
Ottimizzazione della nutrizione delle piante e dell’attivazione biologica della rizosfera grazie ai fertilizzanti organici granulari VEGEVERT e EVER.
VEGEVERT è l’ammendante organico biologico studiato appositamente per il tappeto erboso e prodotto a partire da 8 diverse materie prime naturali complementari tra loro e dal biostimolante radicale Osyr. Utilizzato in sede di preparazione del letto di semina e posa del tappeto erboso a zolle o in rigenerazione VEGEVERT esalta la fertilità biologica (aumento di attivazione biologica fino a oltre il 73% in più rispetto a un terreno privo di apporto) e migliora le proprietà chimico-fisiche del terreno. Contenendo Osyr promuove lo sviluppo e l’attività dell’apparato radicale e, di conseguenza, la salute delle piante e le loro performance estetiche e produttive.
I fertilizzanti di copertura della linea EVER, specifici per tappeto erboso, nascono aggiungendo alla base compostata VEGEVERT un complesso proteico vegetale a mineralizzazione rapida (la tecnologia PRO T10) e complementi organici selezionati che rilasciano con progressività i principali elementi della nutrizione (N, P, K e Mg) e composti organici a basso peso molecolare (polisaccaridi, aminoacidi e peptidi), a nutrimento per i microrganismi utili della rizosfera. I prodotti EVER combinano nutrizione minerale del tappeto erboso, stimolazione del funzionamento biologico del suolo e sviluppo degli apparati radicali.
- III azione
Ottimizzazione dello stato nutrizionale e idrico delle piante grazie al nutriente organico NK liquido ad azione fogliare NUTRIKALI.
NUTRIKALI è un biostimolante nutritivo organico di origine vegetale, elaborato a partire da aminoacidi betaine e polisaccaridi. Di comodo e veloce assorbimento, sia fogliare che radicale, permette la rapida correzione delle carenze da Azoto e Potassio così come di microelementi di origine naturale B, Cu, Fe, Mn, Mo e Zn contribuendo al rilancio della crescita. La parte organica lavora da osmoregolatrice per ottimizzare lo stato di idratazione delle piante, una maggiore resistenza agli stress e l’attivazione biologica dei suoli.
- IV azione
Ottimizzazione dello stato di salute della pianta prevenendo i rischi da stress ossidativo causa di inefficienza fotosintetica e rilancio della crescita grazie alla gamma di biostimolanti nutrizionali antiossidanti in forma liquida NUTRIBIO.
La linea NUTRIBIO è rappresentata da concimi liquidi organici biologici, da somministrare per via fogliare o fertirrigazione, studiati per l’apporto mirato e immediato alle piante di macro e microelementi nutrienti e per la prevenzione degli stress ossidativi causati da fattori biotici e abiotici. Grazie al contenuto di molecole polifenoli vegetali (orto-difenoli) in grado di intercettare e disattivare pericolosi radicali liberi, la pianta riesce a mantenere il suo equilibrio fisiologico anche in situazioni di stress. La presenza di Osyr garantisce stimolazione dello sviluppo radicale e della crescita della pianta e migliore efficienza nell’approvvigionamento di acqua e minerali.
Nelle piante si segnalano risposte particolarmente positive riguardanti la qualità generale e la capacità produttiva quali il miglioramento della fotosintesi e l’ottimizzazione dei cicli di crescita e fioritura.