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Con il freddo che avanza e le giornate che si accorciano, è ora di dare una mano ai giardini per renderli più resistenti al freddo ed evitare che si ammalino durante l’inverno. Questo calendario verde di dicembre, sviluppato dai nostri agronomi, guiderà i professionisti del giardinaggio attraverso le principali attività invernali.
A dicembre, il freddo e la riduzione delle ore di luce innescano il riposo vegetativo delle piante che si preparano così a raccogliere le energie per superare gli stress del periodo e risplendere al loro risveglio, la prossima Primavera. Per supportare questo processo, è importante arricchire il terreno con sostanza organica di qualità, migliorando la resistenza delle piante agli stress invernali e favorendo un risveglio primaverile più precoce e rigoglioso.
Nelle zone più miti d’Italia sono ancora possibili semine tardive ma solamente con miscugli con specie selezionate per la capacità di germinare anche con temperature prossime allo zero. Se invece le temperature medie superano i 10-15 gradi, nessun problema: si possono ancora seminare i miscugli più “tradizionali” composti da festuca, loietto e poa.
È importante prestare attenzione all’alta umidità invernale, che può favorire la proliferazione di muschio e alghe indesiderate, nonché l’insorgenza di malattie fungine sul prato. La prevenzione e il monitoraggio sono fondamentali per mantenere un giardino sano durante la stagione fredda.
Vediamo insieme ai nostri agronomi come prendersi cura del prato e delle piante da vivaio in inverno ma anche come mettere a dimora nuove piante e creare un orto a dicembre. L’obiettivo del Calendario Verde è fornire strumenti pratici e conoscenze specifiche per preservare la salute e la bellezza del proprio spazio verde, anche durante i mesi più freddi dell’anno. Ogni consiglio è frutto dell’esperienza dei nostri agronomi, pensato per supportare sia i professionisti che gli appassionati di giardinaggio.
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Dicembre non è certamente il periodo ideale per procedere con una nuova semina o una trasemina del prato. Tuttavia, l’evoluzione delle tecniche agronomiche e la selezione di varietà specifiche hanno progressivamente ampliato le possibilità di intervento anche durante i mesi più freddi, con temperature prossime allo zero. Tuttavia, considerando le condizioni di temperature e luminosità mediamente disponibili, è consigliabile procedere con tale pratica solamente nelle regioni italiane a clima mite e in situazioni di “urgenza”.
Nelle semine effettuate in questo periodo, è consigliabile utilizzare esclusivamente sementi di Lolium perenne, noto per la sua rapida germinazione. Quando il suolo raggiunge temperature prossime allo zero, facendo riferimento alle minime notturne, i miscugli contenenti Loietto annuale (Lolium multiflorum) turf type o Loietto perenne in forma tetraploide rappresentano praticamente le uniche opzioni con concrete possibilità di attecchimento.
Per semine tardive e trasemine su macroterme, consigliamo l’utilizzo di Overseeding Macro con il 50% di Loietto annuale turf type, caratterizzato da lamina fine. Questa varietà ha una durata minore e muore rapidamente quando specie macroterme come la gramigna si risvegliano dalla dormienza la prossima primavera, non entrando in competizione con loro.
Per aree ad alto traffico, come campi da calcio e campi sportivi, ma anche per semine in condizioni di temperature prossime allo zero, è preferibile optare per Winter overseeding che contiene ben il 40% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e veloce a germinare.
Dopo la corretta preparazione del terreno, in queste condizioni climatiche, è consigliabile evitare l’uso di concimi stimolanti, privilegiando invece ammendanti di qualità come Vegevert. Questo prodotto non solo apporterà sostanza organica al terreno ma stimolerà anche la radicazione e proteggerà la pianta fin dalla nascita, grazie alla presenza della molecola innovativa Osyr.
Nelle aree dell’Italia con temperature superiori ai 10-15 gradi, le giornate di sole offrono ancora interessanti opportunità di semina. In questi casi è possibile utilizzare miscugli tradizionali come Blue Strong e Blue Rough, caratterizzato da un’alta percentuale di Loietto a rapida germinazione, oppure procedere con trasemine utilizzando blend specifici di Loietti come Overseeding sport e Overseeding super.
Durante l’inverno è meglio evitare di concimare poiché le funzioni delle piante sono rallentate e di conseguenza gli elementi nutritivi sarebbero scarsamente assorbiti, aumentando il rischio di danni come bruciature o patologie fungine.
Per chi si trova in ritardo con l’ultima concimazione dell’anno o sa quanto la sostanza organica sia importante per la pianta, la soluzione più sicura ed efficace risiede nell’utilizzo di prodotti a basso impatto, come l’ammendante vegetale Vegevert. Questo prodotto introduce sostanza organica viva e di qualità nel terreno, garantendo molteplici benefici: miglioramento della disponibilità idrica, stimolazione dell’accumulo delle riserve nutritive e preparazione ottimale del tappeto erboso al risveglio primaverile. Questo anticipato risveglio si tradurrà in una crescita vigorosa ancor prima della prima concimazione dell’anno.
Per una comprensione più approfondita sull’importanza della sostanza organica per le piante, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.
Nelle regioni italiane con clima più temperato, dove le condizioni permettono ulteriori interventi, vi è la possibilità di integrazione nutrizionale potassica. è possibile procedere utilizzando concimi liquidi a base organica come Nutribio K che viene assorbito dalla pianta in meno di 4 ore oppure apportare un concime organo-minerale granulare come Ever 5 con il 12% di Potassio e zero rischi di bruciature.
Dicembre non è esattamente il momento per godersi il prato. Con l’arrivo delle gelate notturne e mattutine, il prato diventa un ecosistema molto delicato. Camminare sul manto erboso in questi momenti può provocare danni significativi, generando fratture alle lamine fogliari che non rappresentano solo un problema estetico, ma potenziali vie di ingresso per patogeni e malattie primaverili.
Considerando la significativa diminuzione delle temperature e il ridotto periodo di luce per la fotosintesi, bisogna adattare l’altezza di taglio del prato. Nel contesto ornamentale, è consigliabile mantenere un’altezza media di taglio intorno ai 25-30 millimetri, mentre per gli spazi sportivi l’intervallo ottimale si colloca tra i 20 e i 25 millimetri.
Date le condizioni umide del periodo, è essenziale raccogliere i residui di taglio, specialmente quando le operazioni non vengono effettuate su erba completamente asciutta, per prevenire lo sviluppo di patologie fungine. I residui potrebbero favorire la formazione di muffe, creando uno strato che ostacola il passaggio di luce e aria, favorendo così lo sviluppo di malattie. Per lo stesso motivo, è consigliabile mantenere il prato pulito da foglie e residui vegetali.
Nel caso di tappeti erbosi di alta qualità, rimuovere la rugiada del mattino è fortemente consigliato. Può essere effettuato meccanicamente o con l’ausilio di prodotti specifici antirugiada come Magnum Recoil. Questa miscela di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli crea una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e a ridurre lo sviluppo di malattie.
La gestione dell’umidità sulle lamine fogliari è cruciale per prevenire malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. In questo contesto, l’uso di agenti umettanti specifici, come Magnum 44 in forma liquida e granulare, può essere integrato nel piano di gestione del tappeto erboso. Questi prodotti permettono la distribuzione uniforme dell’acqua nel suolo, riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Per situazioni in cui l’eccesso di umidità e il drenaggio insufficiente hanno già causato problemi come l’eccessiva presenza di lombrichi o lo sviluppo di alghe e muschio, ti invitiamo a consultare le nostre indicazioni We Greencare più avanti.
Inoltre, con temperature prossime allo zero, è consigliabile chiudere gli impianti d’irrigazione dopo averli svuotati e puliti adeguatamente per evitare danni da freddo durante l’inverno.
Dicembre e Gennaio potrebbero non essere i mesi più invitanti per trascorrere del tempo nel giardino, ma ciò non significa che non ci siano attività da svolgere.
Durante questi mesi invernali, è opportuno iniziare la preparazione dell’orto in vista della Primavera. Ribadiamo l’importanza della sostanza organica nel suolo; l’aggiunta di materia organica controllata – diversamente dai compost “fai da te”- introduce microrganismi utili che colonizzano il terreno. Questi microrganismi sviluppano rapporti simbiotici con le radici delle piante, contribuendo al loro sviluppo, rendendole più robuste e resilienti. Vegethumus, un ammendante organico arricchito con umofosfati e lo stimolatore di crescita radicale Osyr, restituisce fertilità al suolo e favorisce la vitalità delle piante fin dai primi giorni.
Questo prodotto si rivela prezioso anche durante la messa a dimora di piante, senza causare alcun problema se a contatto con le radici. In Dicembre, quando le piante sono in riposo, è il momento giusto per piantare e trapiantare siepi, piante fiorite e arbusti. L’utilizzo di Vegethumus, grazie anche al suo stimolante radicale, riduce lo stress da trapianto e assicura una ripresa vigorosa dopo la messa a dimora.
Se c’è la necessità di trapiantare tante piante, la soluzione è usare i sacchetti biodegradabili di PlantEasy che contengono al loro interno concime, microrganismi e retentore idrico. Basta solo inserirli nel terriccio.
Tempo libero?
Dicembre rappresenta il periodo ideale per dedicarsi alla pulizia e manutenzione degli strumenti e macchinari da lavoro. Se possiedi una macchina da diserbo ecologico Ripagreen acquistata negli anni precedenti e desideri un servizio di “rinfrescata”, non esitare a contattarci; mettiamo a disposizione un tecnico dedicato per risolvere ogni tua esigenza.
Grazie ai programmi We Greencare, è possibile realizzare e gestire giardini in conformità con protocolli biologici o in modo integrato, promuovendo così una pratica più ecosostenibile. Attraverso l’impiego di prodotti che stimolano la resistenza naturale delle piante, queste diventano più robuste e difese durante il periodo invernale, caratterizzato da varie fonti di stress, sia ambientali che legate a patogeni fungini.
L’utilizzo di microrganismi della famiglia Bacillus e le micorrize sono sconsigliate in inverno in quanto le attuali temperature del suolo non sono favorevoli a tali organismi viventi, rendendo il loro apporto inefficace. Meglio quindi rimandare l’utilizzo di prodotti come Bacillium, Tricum e Beauvum a momenti dell’anno in cui le temperature sono più miti.
Il ruolo dei lombrichi nel suolo è fondamentale, ma talvolta, per diversi motivi, il giardino può ospitarne una quantità eccessiva, causando danni specifici come mucchietti di escrementi. In tali situazioni, è possibile allontanare i lombrichi utilizzando un repellente naturale come Uni Cast. Questo prodotto repellente va applicato solo su terreno ben bagnato, ad esempio dopo l’irrigazione o una pioggia.
Nel caso in cui problematiche legate al terreno, unite all’alta umidità, abbiano generato la presenza di muschio, alghe e licheni, abbiamo la soluzione sostenibile: No Moss. Questo antimuschio biodegradabile agisce in modo preventivo e curativo ed elimina muschio e alghe dal tappeto erboso e da manufatti. La sua azione rapida consente di ottenere risultati senza macchiare le superfici trattate.
Questo periodo invernale, seppur non il momento ideale per passeggiare tra il verde del giardino, offre molte opportunità per la cura e la preparazione in vista della Primavera. Dalla semina tardiva con i giusti miscugli alla nutrizione, dalla gestione del tappeto erboso alla pulizia degli strumenti, ogni azione contribuisce a costruire le fondamenta di un giardino rigoglioso e sano.
Il programma We Greencare, con la sua filosofia biologica – integrata, propone soluzioni per una gestione consapevole e rispettosa dell’ambiente, stimolando la resistenza naturale delle piante e affrontando anche specifiche sfide come la presenza eccessiva di lombrichi o la formazione di muschio e alghe.
Comprendere i meccanismi naturali, adottare tecniche sostenibili e osservare con attenzione il proprio spazio verde sono le chiavi per un giardino che non solo sopravvive all’inverno, ma si prepara a fiorire con rinnovata energia.
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