

La costruzione di case ed edifici spesso impatta negativamente sulla salute del sistema suolo delle aree urbane e suburbane, distruggendo ed eliminandone delle parti. Questo porta ad una riduzione dei tassi di sequestro del carbonio da parte delle piante erbacee perenni; uno dei sistemi più efficaci per riportare l’area ad uno stato più naturale. Le piante, incluse quelle da tappeto erboso, catturano l’anidride carbonica atmosferica e usano l’energia solare per convertirla in sostanze complesse, soprattutto zuccheri. Il carbonio è depositato nelle foglie, nelle radici e negli steli dove viene utilizzato per la crescita e lo sviluppo e viene bloccato nel suolo quando le radici, invecchiando, muoiono e ne vengono create di nuove.
Le ultime ricerche, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, mostrano come il tappeto erboso in ambito urbano sia il dispersore perfetto per l’anidride carbonica atmosferica, anche dopo il bilancio con le emissioni causate dalle operazioni di manutenzione. D’altronde la cattura di carbonio è stata proposta per rallentare la concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera e il suolo è il secondo più grande stock mondiale di carbonio.
I DATI DELLE ULTIME RICERCHE
Una ricerca di analisi su modello di una tipica casa suburbana con alberi, arbusti, siepi e tappeto erboso ha determinato che è il prato a trattenere tra 81 e il 90% del carbone catturato dall’ambiente.
In uno studio recente su un’area metropolitana si è visto come gli spazi a bassa e media intensità residenziale sono responsabili per la cattura di oltre il 50% del Carbonio raccolto negli spazi verdi urbani.
Nello stesso studio, le aree residenziali con verde e gli spazi aperti come campi da golf e parchi avevano la più alta densità di carbonio per unità di area quando paragonati ad altre coperture come prati naturali e foreste decidue. I risultati suggeriscono che l’erba può accumulare e depositare nel suolo all’incirca 1000 kg/ha anno di carbonio per 30-40 anni.
Il tasso medio di sequestro di carbonio nei giardini urbani è stimato tra i 150 e 1600 kg/ha all’anno.
Riferendosi alla diffusione di tappeto erboso privato negli USA (non abbiamo dati italiani), i giardini basterebbero a sequestrare tra i 12,5 e i 95 milioni di tonnellate di biossido di carbonio all’anno. Ovvero l’equivalente di emissioni annuali di 2,4-18 milioni di auto.
La densità fogliare di un tappeto erboso varia tra le 75 milioni e gli oltre 20 miliardi di unità per ettaro. La lunghezza radicale di un tipico prato varia dai 66 ai 3000 metri per litro di suolo; queste dimensioni permettono al tappeto erboso di assorbire più anidride carbonica degli alberi.
LA SITUAZIONE ITALIANA
In Italia il verde urbano in molto città ha valori inferiori al 5%, mediamente intorno al 3%; la risposta per ridurre i valori di biossido di carbonio c’è e potrebbe essere più facile del previsto.
Dati "The Lawn Institute"





