Marzo è il mese che porta al risveglio della natura e l’arrivo della Primavera, con il progressivo aumento del fotoperiodo e delle temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano attivamente la fotosintesi e il risveglio vegetativo di piante, arbusti e del tappeto erboso. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle gelate tardive, soprattutto nella prima metà del mese, e considerare attentamente le temperature notturne prima di intraprendere le attività di giardinaggio.
Con il nostro Calendario Verde di Marzo, forniamo un prezioso supporto per gestire con successo le esigenze del giardino in questo periodo cruciale, offrendo consigli e linee guida mirate per ottimizzare le pratiche di cura del verde. In questa guida, esploreremo le procedure essenziali che i professionisti del settore devono considerare per mantenere al meglio i giardini e gli spazi verdi durante il mese di marzo, con un focus particolare sulla semina e concimazione del tappeto erboso e sulla gestione degli alberi.
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- 1. Nuove semine in giardino
- 2. Nutrizione e risveglio del prato
- 3. Problematiche del prato a marzo
- 4. La cura alle malattie fungine del tappeto erboso
- 5. Altri possibili problemi del prato – eccesso di lombrichi e infestanti
- 6. La gestione degli alberi a marzo
- 7. Nutrire le piante a marzo
- 8. Biostimolazione e protezione di prato e piante
Marzo rappresenta il momento adatto per avviare nuove semine, sia per il tappeto erboso che per i prati fioriti. Le condizioni climatiche in evoluzione offrono un ambiente favorevole alla germinazione e alla crescita delle piante, rendendo questo mese un periodo cruciale per l’inizio di nuovi progetti di giardinaggio.
Semina del prato fiorito a marzo
I miscugli fioriti con solo specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.
Gli altri miscugli, composti anche da specie biennali e perenni, possono essere seminati a primavera ma mostreranno la fioritura completa a partire dall’anno successivo. Tra i preferiti del periodo: Polline selvaggio, composto solo da specie selvatiche e appositamente sviluppato per dare pollini differenti agli insetti pronubi, Estate Italiana, con specie meglio tolleranti siccità e alte temperature oppure, per le aree dove l’altezza media dev’essere ridotta, Fiori bassi.
È importante sottolineare che, nonostante la robustezza e la capacità di adattamento dei prati fioriti, è consigliabile un’attenta preparazione del terreno e un’accurata selezione del miscuglio adatto alle specifiche esigenze del sito. È essenziale effettuare alcune operazioni preliminari, come il lavoro del suolo e le false semine, per garantire un ambiente ottimale per la crescita delle piante desiderate e per limitare il proliferare di erbe infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina, è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro come sabbia o terriccio. Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.
Semina del tappeto erboso
Per garantire una crescita ottimale del prato, è essenziale considerare diversi fattori ambientali e di manutenzione. La scelta del miscuglio di sementi deve essere attentamente valutata in base all’esposizione, al tipo di suolo, alle temperature, al livello di manutenzione, all’irrigazione e all’uso previsto dell’area verde. Per assicurare risultati soddisfacenti, è consigliabile non solo utilizzare un concime starter con fosforo come Unigreen 10-18-10 ma preparare il letto di semina con un ammendante di qualità come Vegevert. Questo prodotto non solo fornisce sostanza organica al terreno, ma stimola anche la radicazione e protegge le piante fin dalla fase iniziale di crescita, grazie alla presenza dello stimolante Osyr.
I miscugli di sementi della linea Blue – con varietà di origine americana di ultima generazione – sono particolarmente indicati per ottenere un tappeto erboso verde scuro e resistente. Questi miscugli sono bioattivati per un effetto sprint già dalla semina e contengono varietà americane selezionate per la loro resistenza a malattie e siccità. Da quest’anno i miscugli come Blue Strong con varietà premiate per la loro resistenza alla siccità e alle alte temperature, sono segnalati con l’apposito bollino “risparmio idrico”. Il miscuglio Blue Rough, con festuca e loietto, è perfetto per coprire estese superfici con varietà resistenti di ultima generazione.
Diversamente, la linea Green offre varietà di alto livello prodotte in Europa, caratterizzate da un colore più verde brillante. Queste varietà sono ideali per nascondere eventuali problemi di infestazione di Poa annua.
Con l’aumento delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche per le specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati necessitano di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A questo scopo, è possibile optare per diverse opzioni di fertilizzazione, in base alle necessità e al livello di manutenzione del prato.
Si consiglia di considerare l’uso di concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto od organici, a seconda delle esigenze specifiche del prato. I concimi minerali come Unigreen 18.5.6 con magnesio forniscono una rapida disponibilità di nutrienti per stimolare la crescita delle piante. Gli organo-minerali come Unigreen 15.5.10 offrono un equilibrio tra nutrienti minerali e sostanza organica per una nutrizione completa e bilanciata. Per una fertilizzazione più mirata e sostenibile, si possono considerare anche concimi a rilascio controllato dell’azoto come Velvit 20.0.4 con magnesio e calcio. Questi concimi garantiscono un’assimilazione graduale dei nutrienti fino a 90 giorni, riducendo il rischio di bruciature e perdite nell’ambiente. Alternativamente, i concimi organici come Ever 10 offrono un’opzione naturale e sostenibile per nutrire il tappeto erboso. La distribuzione di Ever 10 può essere fatta anche prima delle temperature ottimali, essendo organico non ci saranno rischi di bruciare il tappeto ma anzi, si inizierà a risvegliarlo in maniera “dolce”.
Indipendentemente dal tipo di concime scelto, è importante irrigare il prato dopo la distribuzione del concime per favorire la sua degradazione e prevenire eventuali bruciature. In assenza di irrigazione, si consiglia di concimare prima di un evento di pioggia per garantire una corretta assimilazione dei nutrienti da parte delle piante.
Prevenzione e cura dei patogeni fungini
Nel mese di marzo, è fondamentale prestare particolare attenzione alla prevenzione e alla cura dei patogeni fungini che possono colpire il tappeto erboso. Le condizioni climatiche caratteristiche di questo periodo, con ancora alti livelli di umidità soprattutto durante le prime ore del giorno, favoriscono lo sviluppo di malattie fungine che possono compromettere la salute e l’aspetto del tappeto erboso.
Una delle pratiche preventive più importanti è la corretta gestione dei residui di taglio. Con l’inizio della stagione di taglio del prato, è essenziale raccogliere e rimuovere regolarmente i residui di erba tagliata per evitare la formazione di strati compatti che favoriscono lo sviluppo di muffe e malattie fungine. Inoltre, è importante mantenere il prato pulito da foglie cadute e altri detriti vegetali che potrebbero creare condizioni favorevoli allo sviluppo di patogeni.
Rugiada e umidità sul prato
Per ridurre al minimo l’umidità sulle foglie del prato e diminuire fortemente lo sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso, è consigliabile adottare diverse pratiche di gestione. Una strategia efficace è quella di integrare agenti umettanti specifici nel piano di gestione del prato. Prodotti come Magnum 44 e Resolute consentono di distribuire l’acqua nel terreno in modo uniforme, evitando l’accumulo di umidità sulla superficie del prato e riducendo così il rischio di sviluppo di malattie fungine, muffe e muschio.
Degradazione del feltro
Un accumulo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso può favorire lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto di natura fungina. Pertanto, è importante adottare pratiche di gestione che prevedano sia interventi meccanici del suolo che l’uso di prodotti specifici per favorire la degradazione del feltro.
Per evitare la formazione di strati consistenti di feltro nel terreno, è consigliabile intervenire con pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo e l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro).
Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. NoThatch agisce attraverso un processo di proteolisi della sostanza organica accumulata nel feltro, trasformandola in azoto ammoniacale che può essere utilizzato dalle piante. Inoltre, grazie alla sua azione enzimatica su cellulosa e lignina, NoThatch rende disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro, favorendo ulteriormente la crescita e la salute del tappeto erboso.
Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Come abbiamo visto, uno degli aspetti fondamentali nella gestione delle malattie fungine è adottare una strategia integrata che includa pratiche culturali, l’uso di prodotti biologici e l’attuazione di interventi preventivi mirati.
È consigliabile utilizzare prodotti biologici o sostenibili che agiscano in modo efficace senza compromettere l’equilibrio ambientale. Uno di questi prodotti è il fosfito di Potassio, come quello in Fosfo-K, che stimola la protezione endogena della pianta e rende le pareti cellulari più resistenti alle infezioni fungine. Combinato con prodotti a forte potere acidificante come Double-D, Fosfo-K offre una difesa completa contro i patogeni fungini già attivi sul prato.
Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. I trattamenti con alghe come Ascophyllum nodosum possono contribuire a ristabilire l’equilibrio naturale del prato, stimolando la crescita delle piante e aumentandone la resistenza agli stress ambientali. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini e campi sportivi dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si può intervenire nell’immediato allontanando i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast oppure, in forma microgranulare, Purity.
È importante applicare questi prodotti su terreno ben bagnato, ad esempio dopo un’irrigazione o una pioggia, affinché vi sia efficacia.
Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Marzo è sicuramente il periodo giusto per iniziare a usare il metodo del calore, ed evitare il glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare
Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature.
Come evitare stress alle piante
In condizioni meteorologiche incerte come quelle di marzo, le piante possono essere soggette a stress, che potrebbe compromettere la loro salute e vitalità. Per favorire un rapido recupero e proteggere le piante dagli effetti negativi dello stress, è consigliabile utilizzare prodotti contenenti biostimolanti antistress come Osyr, che è parte integrante di Nutribio N. Questi biostimolanti possono essere miscelati, secondo necessità, con altri prodotti a base di microrganismi e distribuiti con palo iniettore per massimizzarne l’efficacia.
Durante le operazioni di piantumazione, è importante adottare pratiche che riducano lo stress sulle piante appena trapiantate. Dopo aver preparato una buca delle dimensioni appropriate per la specie e il sistema radicale della pianta, si consiglia di utilizzare un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene concime organico che fornisce un immediato stimolo alla crescita e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti, aiutandola a riprendersi velocemente anche dall’atto della piantumazione.
Nel caso di piante di particolare valore o che si trovano in condizioni particolarmente sfavorevoli, è possibile adottare la tecnica dell’inzaffardatura. Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. Questa pratica prevede l’immersione delle radici della pianta in una soluzione di Nutribio N e Idronano prima della messa a dimora. Nutribio N fornisce antiossidanti e stimolanti radicali che proteggono le piante dagli stress e favoriscono lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, assicura un adeguato rifornimento idrico alle piante, garantendo che la pianta non soffra anche in caso di siccità.
In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio sul consolidamento di alberi.
Marzo rappresenta il momento per ricominciare a prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Per piante e arbusti in piena terra, è consigliabile utilizzare il concime organico Actimus, arricchito con Boro e Zinco, elementi fondamentali per favorire l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Al suo interno, Actimus contiene anche lo stimolante radicale Osyr, che svolge un ruolo cruciale nella crescita del sistema radicale e nella protezione delle piante dagli stress ambientali e dalle malattie.
Per le piante coltivate in vaso o in balcone, dove l’odore organico di Actimus potrebbe rappresentare un problema, si consiglia l’utilizzo di Solesia F1, un concime organico a rilascio controllato biologico. Solesia F1 funziona come un osmocote ma è completamente organico ed offre nutrimento di alta qualità alle piante per un periodo fino a due mesi. Inoltre, può essere combinato con Solesia F2 e F3 per garantire una nutrizione a rilascio controllato fino a 6 mesi, adattandosi alle esigenze delle piante nel lungo periodo.
Con l’uso di questi concimi organici, le piante riceveranno un apporto nutrizionale completo e bilanciato, che favorirà una crescita vigorosa e una fioritura abbondante durante la stagione primaverile.
Nel contesto di una gestione ambientale responsabile e sostenibile – senza o con uso limitato di fitofarmaci, marzo è il momento opportuno per iniziare l’utilizzo di prodotti induttori naturali di resistenza per le piante. Seguendo i protocolli #WeGreencare, è essenziale pianificare interventi preventivi per rinforzare la naturale resistenza delle piante e prevenire lo sviluppo di malattie fungine e l’attacco di patogeni.
I microrganismi concentrati contenuti in prodotti come Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum favoriscono la salute e la resistenza del tappeto erboso e delle piante. Questi microrganismi si sviluppano nel suolo, in presenza di una base di sostanza organica, contribuendo a migliorare la salute generale delle piante e comportandosi come predatori di diversi insetti dannosi.
Visto la ridotta quantità di sostanza organica viva presente nei suoli italiani, consigliamo sempre di abbinare i microrganismi a sostanza organica liquida, come quella contenuta in Nutribio N.
Un altro prodotto efficace è Asset Chitosano, un concentrato a base di chitina che stimola la crescita delle piante e attiva processi di risposta agli stress. La chitina, derivata da fonti naturali, fornisce carboidrati facilmente assimilabili alle piante, garantendo un rapido potenziamento della loro salute e vitalità.
Integrando questi prodotti nella gestione delle piante, è possibile promuovere una crescita robusta e sana, riducendo al contempo l’uso di fitofarmaci e concimi minerali, e contribuendo così alla creazione di ambienti verdi più sostenibili e resilienti.
In conclusione, il mese di marzo rappresenta un momento cruciale per la cura e la gestione dei giardini e degli spazi verdi. Le attività da svolgere in questo periodo, che spaziano dalla semina del prato alla cura degli alberi e alla prevenzione delle malattie fungine, richiedono una pianificazione attenta e l’uso di prodotti e pratiche che rispettino il più possibile la pianta e l’ambiente.
Promuovere una gestione sostenibile e responsabile del verde è fondamentale per preservare la salute degli ecosistemi naturali e creare ambienti più verdi e resilienti. Con l’applicazione di pratiche ecocompatibili e l’utilizzo di prodotti innovativi e biologici, è comunque possibile garantire la bellezza e la vitalità dei nostri giardini, contribuendo al contempo alla salvaguardia dell’ambiente.
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